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PORTOGALLO - APRILE 2022

  • Writer: Luigi Perissinotto
    Luigi Perissinotto
  • Aug 31, 2023
  • 6 min read

Updated: Sep 16, 2024

20-26 aprile 22


31 agosto 2023

Anno 2022, avevamo programmato un viaggio in Irlanda. Il Portogallo non era nei nostri piani.

È dai tempi delle superiori, dopo aver visto il film "La figlia di Ryan", che sogno l'Irlanda. Ho mille volte arrampicato con la fantasia sulle alte scogliere a picco su di un mare freddo e burrascoso agitato da un vento altrettanto freddo, incessante e rabbioso. Il film mi era rimasto impresso nella mente anche per le fluttuanti brughiere di erica, per i muretti a secco e le solitarie casupole con il tetto in erba ed il cancelletto di legno bianco, e le strade acciottolate e tortuose a precipitare lontane sull'infinito. Sull'Oceano improvviso e sulla burrasca urlante tra le onde. Per non parlare dei luoghi comuni come il cielo d'Irlanda o la verde terra d'Irlanda. E la birra

Passano gli anni e l'Irlanda, per misteriose ragioni, rimane irraggiungibile. Quest'anno però sembra essere la volta buona. Irlanda arriviamo! Arriva invece il Portogallo! L'Irlanda, per le complicanze burocratiche causate dalla Brexit e da quelle sanitarie dipendenti dal Covid, viene rimpiazzata con il Portogallo. L'agognata isola rimane pertanto avvolta nelle nebbie dell'oceano Atlantico e il nostro sguardo inizia ad esplorare le meraviglie e le soleggiate terre del Portogallo. Esattamente l'opposto penso io. Il paese dal quale salpò Cristoforo Colombo verso le Indie faceva parte dei miei sogni di viaggiatore, ma non prima dell'Irlanda, della Scandinavia, dell'Islanda, della Scozia, della Boemia, della Lituania, dell'Armenia e forse anche dell'Albania. Insomma, era un po' lontano dai miei desideri più immediati. Perciò la stupefazione e l'entusiasmo durante e dopo questo viaggio sono stati ancor più intensi ed inattesi. E le scoperte non si sono fatte attendere.

Se l'Irlanda è verde il colore del nostro Portogallo è altrettanto verde. Se il vento dell'isola del nord è impetuoso quello del paese affacciato sull'Atlantico, dirimpettaio delle lontane Americhe, lo è altrettanto. Se le scogliere d'Irlanda sono iconiche quelle che abbiamo scoperto in Portogallo ci sembrano per lo meno somiglianti. Se l'Irlanda del Nord ha Belfast e quella del Sud Dublino, entrambi a me ancora sconosciute, il Portogallo ha due città stupefacenti, Lisbona e Oporto che adesso, dopo averle visitate, mi hanno conquistato e mai scorderò. Insomma, credo di aver compreso che il Portogallo è uguale ma diametralmente opposto all'Irlanda. Intanto il Portogallo evoca il sole ed il suo è, a dir poco, accecante. Il colore giallo, il verde dei boschi delle alture in questo mese di aprile, il blu del mare ed il tenue azzurro degli azulejos compongono la tavolozza delle sfumature del paesaggio portoghese.

Siamo a Lisbona il primo giorno e subito questa città è diventata (momentaneamente) la mia seconda città del cuore dopo Praga. E di Praga, che ovviamente consiglio a tutti, potrei scriverne a lungo...chissà? Comunque, bastano i tram gialli o verdi o azzurri per non parlare della cremagliera (l'Elevador da Gloria) per vincere una ipotetica competizione con altre città. Il panorama dal belvedere di Santa Caterina (uno dei tanti mirador) o dal quartiere di Alfama non ha rivali e spazia sui tetti della città e sulle chiese fino al porto ed al blu intenso dell'oceano. Alla sera entriamo nei caratteristici localini del centro storico dove la parte del leone la fa sempre il baccalà (bacalhau) servito in tutte le versioni immaginabili, seguito dai famosi dolcetti, i Pasteis de Nata (pasta sfoglia con crema che profuma di limone e cannella), e dall'altrettanto famosa Ginjinha (liquore leggero a base di amarena). Qualcuno di noi azzarda una serata di Fado, una musica popolare, malinconica e nostalgica, molto rappresentata in particolare a Lisbona e Coimbra.

Il giorno dopo, vicino a Lisbona, tra Sintra e Cascais la mia brama di confronto con l'Irlanda trova appagamento in un luogo mozzafiato. Siamo a Cabo de Roca il punto più occidentale del continente Europeo e la lapide, in portoghese, riporta questa bellissima e poetica frase "Qui... dove la terra finisce e comincia il mar". Un mare infinito inizia e si apre davanti ai nostri occhi, blu intenso con ampie chiazze quasi bianche dove i raggi del sole incontrano le onde. La scogliera è alta e frastagliata ed il rumore dei marosi è impressionante e la spuma che da essi di alza arriva a bagnare i nostri volti 140 metri più in alto. Alle nostre spalle un iconico faro, al limite di una brughiera incontaminata, a vegliare sopra un oceano troppo grande per essere compreso. I vasti e ondulati prati sono ricoperti da una bassa vegetazione a causa dei forti venti che imperversano in questo luogo, in questo palcoscenico davanti all'infinito.


Visitiamo, nei giorni successivi, seducenti cittadine e incantevoli borghi. Cascais (nobile ed esuberante), Sintra (fiabesca e lussureggiante), Obidos (medioevale in bianco e azzurro), Nazare' (Oceano allo stato puro), Batalha (il suo Monastero in stile Manuelino), Coimbra (la ex Capitale e famosa sede Universitaria), Braga (città all'estremo nord con i meravigliosi giardini e Chiesa di Bom Jesus du Monte) e mi servirebbero altre cento pagine per descriverne le bellezze e le infinite suggestioni. Probabilmente sarà necessario un secondo capitolo sul Portogallo dove addentrarmi tra le bellezze e le curiosità delle città e delle cittadine visitate. Per il momento mi soffermo su Obidos e su Nazarè.

Obidos è un borgo medievale iconico. È luce ed è colore. È bianco, è azzurro ed è una policromia essenziale, una contraddizione cromatica generata da queste due sole gradazioni che riescono a riempire tutto il nostro desiderio di espressività locale. Obidos è un borgo murato con un castello nella parte più alta e tutt'intorno campagna portoghese "quasi salentina". Dalle mura, completamente accessibili e percorribili, la visuale sui tetti, sulle stradine e sulle piazzette è impareggiabile. Il panorama oltre le mura si perde su colli, campi coltivati e antichi acquedotti. Obidos è un borgo quasi greco, quasi pugliese, quasi spagnolo, ma tipicamente portoghese, pittoresco, sincero allegro e accogliente come lo sono i Portoghesi. Impossibile non lasciarci un po' di cuore.

Dopo Obidos, Nazarè che, oltre ad essere luogo del mio immaginario, durante la breve visita mi ha ammaliato e sognatamente trasportato in altri luoghi lontani dall'Europa, forse in Africa o in Sud America. Nazarè è famosa per le onde giganti per il vento per le imponenti scogliere per i pescatori e per i surfisti. È così, ma c'è di più, c'è in questo luogo qualcosa di straniante. Visto dall'alto della rupe, quasi un podio sopra la città, l'ampio arco della baia sabbiosa, con l'onnipresente vento che alza nuvole di finissima sabbia ed il sole che incendia il mare, con alle spalle la sconfinata e ondulata prateria mi ha scaraventato su di una spiaggia del Marocco o del Guatemala. Paesi che non ho mai visitato...ma le suggestioni sono parte integrante del "bravo" viaggiatore e il Portogallo ne è fonte inesauribile.

Dopo Nazarè facciamo tappa a Fatima. Anche Fatima merita un breve commento Fin da subito questa parte del programma mi aveva fatto un po' storcere il naso. Perché Fatima? in un viaggio di gruppo e con persone così eterogenee e che non stanno andando in pellegrinaggio? Mi sbagliavo ancora una volta. Fatima mi ha assorbito corpo e anima e con me gli altri ospiti coinvolgendoci e catturandoci nella sua atmosfera mistica e spirituale. Alla sera, per due sere, dopo le scorribande diurne, molti di noi hanno partecipato alla Messa, nelle diverse e sconosciute lingue, ed alla successiva toccante e coinvolgente processione. Mi ricordo il silenzio assoluto delle centinaia di persone, le candele come stelle, il toccante raccoglimento dei veri pellegrini e su tutto il soave canto, proveniente dall'alto in una notte senza luna di vento e pioggia, di una preghiera che ripeteva in continuazione, quasi ipnotico, il nome di Maria.

Visitiamo Oporto. E Oporto o Porto scalza Lisbona dal secondo posto tra le mie città del cuore. Dei luoghi del cuore spero di aver l'occasione di parlarne in futuro. Oporto è un incredibile agglomerato sul fiume Duero ed è, secondo la mia personale visione alterata dalla mia indole sognante, un mix tra una città Europea e una città Indiana. Continuano infatti le suggestioni di questa terra magica. Oltre alla crociera sul fiume, sotti i maestosi e alti ponti, lungo scoscesi rupi e con la città a lambire il fiume nel porto-quartiere di Riberia voglio, in particolare, commentare una immagine e una esperienza per me emblematica vissuta in questo meraviglioso luogo. Nel tardo pomeriggio della nostra prima giornata in questa città ho avuto il piacere di assistere, da una piccola altura alta sul fiume accanto al famoso e scenografico ponte di ferro Dom Luis I, ad un maestoso e romantico tramonto. Che non dovrei nemmeno tentare di descrivere per quanto indescrivibile ed immaginifico esso sia stato. Ad un certo punto i colori del tramonto, prima cangianti dal tenue giallo al viola, si sono fusi in un unico irrealistico e fantasmagorico rosso! Rosso il cielo, rosso il Duero e le abitazioni aggrappate ai pendii scoscesi lungo le rive del fiume. E tutti gli incantati spettatori a cantare ed a scambiarsi un romantico bacio. Ed a quel punto la mia anima, assieme ai miei occhi ed ai miei sensi, era altrove.

Probabilmente in un altro nuovo viaggio. Probabilmente in Irlanda...


Lisbona
Lisbona
Lisbona
Lisbona
Lisbona
Cabo de Roca
Cabo de Roca
Cabo de Roca
Cabo de Roca
Obidos
Obidos
Obidos
Obidos
Obidos
Obidos
Obidos
Obidos
Obidos
Nazarè
Nazarè
Nazarè
Nazarè
Nazarè
Nazarè
Nazarè
Fatima
Oporto
Oporto
Oporto
Oporto
Oporto
Oporto
Oporto
Oporto
Oporto
Bathala
Bathala
Bathala
Bathala
Bathala
Braga
Braga

2 Comments


Gianni Manzatto
Gianni Manzatto
Sep 04, 2023

Grazie Gigi. Hai riassunto con parole ed immagini una esperienza piena di sorprese ed emozioni, ci sarebbe voluto più tempo per assaporare lentamente tutto quello che abbiamo vissuto insieme. Ho trovato pertinenti e gratificanti le descrizioni fatte ed anche le foto, molte a me mancanti. Complimenti per il sito ed il tempo dedicato. Grazie

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Guest
Sep 16, 2023
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Ringrazio ancora te Gianni per il bellissimo commento. Speriamo di ripetere ancora queste esperienze. Se hai tempo e voglia sarei lieto poter conoscere le tue opinioni anche sulle altre mie storie pubblicate. Gigi

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