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TEOTIHUACAN

  • Writer: Luigi Perissinotto
    Luigi Perissinotto
  • Jun 18, 2023
  • 2 min read
19 Giugno 2023

Los Piramides de Teotihuacan. Finalmente le vedo. Anzi, per il momento, ne vedo solo una imponente e austera tanto che il mio stato d'animo è di assoluta soggezione. Mi trasformo in pietra davanti alla pietra. La prima cosa che penso, sarà puerile, è l'Egitto e alle sue piramidi. Un altro sogno che dovrei realizzare. Penso alle piramidi e ne ho una davanti. La pietra dentro di me si scioglie e mi commuovo più del consentito. Mi devo fermare.


Il silenzio è rotto solo da un vento impetuoso che alza nuvole di polvere. Sento la voce del popolo precolombiano che ha costruito questo colossale complesso di templi. Sento la voce degli Aztechi che gli hanno dato il nome e percepisco il mistero che li avvolge. È stata una delle città più grandi al mondo, adesso è il sito turistico archeologico più visitato del Messico.


Davanti a me ho la piramide del Sole e come prima cosa vorrei raggiungere la cima per godermi il panorama. Purtroppo dall'inizio della pandemia l'accesso è stato proibito e probabilmente non verrà ripristinato. Peccato da lassù, nonostante l'infinita e ripidissima scalinata, avrei finalmente fatto delle foto decenti. Fin dal primo istante ciò che più mi ha colpito è la voce di queste pietre.


Il vento scolpisce gli angoli, taglia i culmini e scende impetuoso lungo i fianchi e scavalca i gradoni e arriva alle mie orecchie e al mio cuore e mi parla. Gli spazi sono immensi e sono pieni di vuoti incredibilmente saturi di avvenimenti ancestrali e di narrazioni storiche. Che ignoro ma che riesco a vedere come in un film. Non so cosa pensare, non voglio farmi trasportare da un immaginario precostituito, decido di non farlo e di continuare a seguire il richiamo del vento.


Il viale dei morti è ipnotico e quasi metafisico. Non riesco a distogliere lo sguardo da questa arena lunga 4 km, dalla Piramide della Luna alla Cittadella con il tempio del Serpente Piumato, e larga 45 metri. Ovviamente non è mia intenzione, dopo la mia breve visita, trattare argomenti storici e antropologici, non ne sarei in grado e non è la mia finalità. Ci sono migliaia di trattati e studi in merito. Torno a guardare con gli occhi di un conquistador spagnolo o meglio ancora di un prete missionario, con il loro stesso inesplorato e incontaminato punto di vista. Vedo anch'io per la prima volta queste piramidi, il viale e il tempio. Non contano le foto e i documentari che ho visto e le mille parole che ho sentito su questo sito. Lo sto osservando ora per la prima volta e sono intontito e frastornato. Mi muovo lungo il viale dei morti come un morto io stesso. Ascolto ancora il silenzio.


La gente, i visitatori sono pochi, ovvero il parco archeologico è talmente vasto che non c'è mescolanza di persone e di rumori. I due o tre chilometri scorrono lenti o veloci o non scorrono affatto, non me ne rendo conto, sono come in tranche e solo il Serpente Piumato è reale.


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Piramide del Sole
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Piramide della Luna
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Viale dei Morti
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